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venerdì 20 febbraio 2015

Forse oggi per la prima volta si sta cercando di creare una vera Entità Italica

Forse oggi per la prima volta si sta cercando di creare una vera Entità Italica


Forse oggi per la prima volta si sta cercando di creare una vera Entità Italica di un popolo che vi si possa riconosce, unito dalle Alpi alla Sardegna. 
Siamo sempre stato il paese dei comuni , dei quartieri , delle fazioni, dei guelfi e dei ghibellini. 
Non vi e’ stato alcun cambiamento nell'unificazione, perché essa non e’ passata tramite una coscienza popolare, ma tramite l’imposizione, violenta, di una fazione sull'altra. 
Eravamo la penisola delle città marinare , quella degli stati pontifici , del regno dei Borboni , del granducato di Savoia, eravamo un popolo che aveva mille identità e altrettanto specificità linguistiche, pensate che se non fosse stato distrutto il regno Borbonico, con la grande espressione culturale e didattica, sia in scienze che in linguistica che si era dotata, forse oggi la lingua nazionale sarebbe il Siciliano, pensate voi…. 
Ma non voglio farvi un refuso storico, anche perché non ho le capacità didattiche pertinente, se non quella di una cultura generale di ricerca e di approfondimento (oltre la storia dei vincitoei), Ce’ poco da scandalizzarsi, se oggi siamo ridotti a fazioni di un partito, come una tifoseria o come un palio di siena e non alla coscienza civica di un Entità comune Italica. 
La scuola non ha aiutato ciò, anzi, elevando massoni a liberatori della patria, hanno solo creato un vulnus storico che non ha sanato le ferite rimaste, ma esse si sono trasformate in mille altri conflitti e poteri, Mafia in Sicilia, Ndrangheta in Calabria, Camorra nel Napoletano, Sacra Corona Unita in Puglia, e poi partiti che si sono serviti sia del modus operandi Mafioso per affermarsi, sia del sistema democratico per deturparlo e ridurlo al loro gioco. 
Il Movimento, che ne dica I loro emeriti detrattori, e’ stato il motore della prima vera rivoluzione Italica, quella che ha focalizzato la sua entità sul concetto di onestà e di comunità sia civica che sociale, senza fazioni e senza guelfi e ghibellini (ma si sa non e’ che in un paio d’anni azzeri una cultura centenaria, infatti pure all'interno si sono avuti problemi simili, ma la soluzione e’ sempre stata la più semplice, andarsene o essere cacciati, chi non rispetta le semplice e fondamentali regole di coerenza e di onestà politica).
Questo mio discorso e’ per dire che se non andiamo oltre e non ci identifichiamo come un vero popolo unito e sovrano, con leggi onesti e con una giustizia efficiente, ogni altro popolo si permettera di fare ciò che vuole da noi (vedi la calata dei barbari a roma). 
La casta non vuole ciò, anzi gode che il popolo si trovi immerse con mille problemi di vita quotidiana, di ordine, di fazioni, di rivalità, intanto loro uniti come una banda di ladri ci derubano di tutto. 
A riveder le stelle in una vera Italia unita del popolo e non solo per costituzione.

FONTE: Pagina FB Movimento Marcello 2.0


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