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mercoledì 14 giugno 2017

Di Battista - "né di destra né di sinistra, siamo oltre"

Di Battista spiega perché il M5S non è né di destra né di sinistra


  • Se proponiamo il reddito di cittadinanza siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo regolamentare i flussi migratori siamo di DESTRA,
  • se proponiamo il taglio delle pensioni d'oro siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo smettere di finanziare i giornali siamo di DESTRA,
  • se diciamo basta all'acquisto degli F35 siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo dare più fondi alle forze di polizia siamo di DESTRA,
  • se vogliamo riconoscere lo Stato di Palestina siamo di SINISTRA,
  • se diciamo NO alle sanzioni alla Russia siamo di DESTRA,
  • se vogliamo tassare il gioco d'azzardo siamo di SINISTRA,
  • se invece vogliamo abolire l'IRAP siamo di DESTRA,
  • se vogliamo il ritiro dall'Afghanistan siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo abolire Equitalia siamo di DESTRA,
  • se chiediamo pene più alte per i reati dei colletti bianchi siamo di SINISTRA,
  • se votiamo contro ai decreti svuota-carceri siamo di DESTRA,
  • se vogliamo alzare le pensioni minime siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti siamo di DESTRA,
  • se vogliamo acqua pubblica, scuola pubblica, sanità pubblica e trasporti pubblici siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo valutare la qualità del lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione siamo di DESTRA,
  • se non vogliamo più partecipare a guerre mascherate da missioni di pace siamo di SINISTRA,
  • se condanniamo la deposizione violenta di Gheddafi siamo di DESTRA,
  • se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “bianche” siamo di SINISTRA,
  • se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “rosse” siamo di DESTRA,

Ma se in Parlamento ci tagliamo gli stipendi e sosteniamo le piccole e medie imprese, in Friuli doniamo mezzo milione di euro ad un fondo di sviluppo per l'impresa e l'artigianato locale e in Sicilia i deputati dell'ARS – con i loro soldi – costruiscono una strada, nessuno ci dice se siamo di DESTRA o di SINISTRA. 
Sapete perché? 
Perché lo facciamo solo noi!
Metteteci alla prova. 
Difenderemo i vostri soldi!

sabato 25 marzo 2017

#SiTengonoIlPrivilegio: CONDIVIDETE questa denuncia, AIUTATECI!



Carissime elettrici ed elettori del PD, carissimi attivisti, cari Bersani, Renzi e Emiliano. Cari Vendola e - insomma - cari tutti voi della galassia paraPiddina. 

Sono consapevole che nel dividere, ma non imperare, che vi sta travolgendo, i 5 punti di distacco dal Movimento potrebbero diventare una sorta di ossessione, insomma so che state passando un brutto periodo. Lo capisco anche dalla vostra fissazione per noi e dalle accuse o autocritiche di colpevolezza per averci facilitato. Stanno spuntando editoriali e dichiarazioni che ci paragonano ad una specie di problema di salute che voi avreste ignorato per troppo tempo. E credo proprio che questo non riconoscerci pubblicamente come avversari, ma subirci tutti i giorni mentre sveliamo le vostre tramette, stia diventando troppo duro per voi tutti. 

Io voglio essere collaborativo, addirittura esservi vicino e consigliarvi per il meglio. Leggete di più i giornali: “caos a cinque stelle” anche se Di Maio prende un BUS diverso dalla Taverna. Non troverete “PD nel caos” oppure “sinistra in cerca di populismi” o ancora “Renzi battuto da Berlusconi nella specialità promesse elettorali der bomba”. Insomma potete fidarvi: a guardare i media noi siamo divisi su tutto mentre voi su una sola cosa: di chi è la colpa se M5S orami sta per doppiarvi? Mentre Buzzi a Roma incomincia a parlare, Matteo sta nominando tutto il cortile di quando era piccolo a dirigere Finmeccanica, la Filarmonica ecc … perché state litigando? Per noi. 

Ma non deve essere necessariamente così, fa male alla salute incazzarsi per la cosa sbagliata e gettare nella nebbia la vera ragione del vostro malcontento. 
Noi vi sconfiggeremo perché voi siete il vecchio, noi il nuovo. Gli elettori sanno che (ad esempio) volendo l’acqua pubblica intendiamo preservare dal liberalismo selvaggio il bene e l’interesse dei cittadini. E’ soltanto un esempio: i nostri elettori sanno che potranno capire se ci stiamo battendo e quando ci saremo riusciti, gli elettori… certo, voi non sapete neppure distinguere quelli a cui avete dato 10 euro rispetto agli altri, quelli “spontanei”. Deve essere uno stress adesso come adesso: chi voterà quello che ha preso 10 euro? Per quale frammento? E quelli che lo hanno fatto in buona fede? 

Allora vi frammentate ancora di più… senza lasciare capire dove starà chi e con chi, con quale simbolo, quale nuova casacca, come e dove, con chi parlate. Una confusione vera, la storia del più grande partito di sinistra del mondo occidentale buttata nel cesso. Una storia di onore e lotte che è diventata un tiepido gioco delle tre carte. 
Sottomessi ad un capetto da cortile, spaventati dalle incertezze dei vostri poco invidiabili futuri personali e tentati come siete di trasformarvi in una nuova democrazia cristiana… cosa trovate da dire? Che io sono un despota! Straziati e lividi di invidia per non poter essere mai trasparenti (neppure i ristoranti intorno a Montecitorio prendono per sicure le vostre prenotazioni) vi abbracciate come pugili suonati al vostro avversario. E io ricevo il vostro abbraccio perché capisco, e voglio consolarvi, in fondo per essere dei semplici rappresentanti di banche e multinazionali ve la state davvero passando troppo male. 

Arrendetevi, perché noi non abbiamo così tanti casi clamorosi dietro credere di potersi nascondere, per una ragione molto semplice: la gente non ci crede, come non crede più a voi personalmente, ma proprio come uomini, insomma… esseri umani. Non serve ostinarvi nelle vostre ridicole danze, quando tutti i Buzzi d’Italia avranno finito di parlare non vi salverà dire “no, io non sono più del PD”. La responsabilità penale è personale, ma non solo quella penale, lo è la responsabilità in tutti i sensi. 

Allora accettate il mio abbraccio e le mie scuse anticipate, se non andiamo più bene come pretesto della vostra dissoluzione.


giovedì 23 marzo 2017

#SiTengonoIlPrivilegio: lo elimineremo col MoVimento 5 Stelle al governo


#SiTengonoIlPrivilegio! Quello che è avvenuto nell’Ufficio di Presidenza della Camera è di una gravità inaudita. Il Pd e la maggioranza, con un vero e proprio blitz, hanno bocciato la nostra delibera che propone l’abolizione della pensione privilegiata dei parlamentari, quella che scatterà il 15 settembre 2017. E’ una pensione privilegiata perché ai parlamentari basta stare su una poltrona 4 anni, sei mesi e un giorno per andare in pensione a 65 anni, addirittura 60 anni se fanno un secondo mandato, e poi possono anche smettere di lavorare per il resto della loro vita. 
L'hanno bocciata senza nemmeno fare uno studio di fattibilità, senza nemmeno dirci quanto e quali sarebbero stati i risparmi, pur di tenersi il loro privilegio. E ce l'hanno fatta. QUANDO SAREMO AL GOVERNO ELIMINEREMO I VITALIZI E TUTTI I PRIVILEGI. E' una promessa!


martedì 21 marzo 2017

Di BATTISTA - Li stiamo mandando a casa poco a poco e possiamo arrivare al 40%


Condividere e avviare questo video dal telefono, mentre si sta in fila alla posta, al super mercato, sull'autobus. Abbiamo uno strumento straordinario tra le mani, usiamolo per fare controinformazione. Ribelliamoci!!!!!!!!!!!



Vi prego condividete. Facciamo insieme informazione (o contro-informazione). Dobbiamo arrivare a centinaia di migliaia di persone. Li stiamo mandando a casa poco a poco e possiamo arrivare al 40% e spazzare via questi traditori della democrazia, questi politicanti arroganti, questa gentaglia che pensa solo a salvarsi reciprocamente. Sono loro l'anti-politica, sono loro i nemici delle Istituzioni, sono loro i pericolosi eversori!

venerdì 10 marzo 2017

CONSIP: TUTTI GLI INTRECCI DELL’INCHIESTA CHE INGUAIA RENZI E I SUOI


Quello che sta accadendo in questi giorni è senza precedenti: gli uomini più vicini all’ex presidente del Consiglio sono coinvolti in uno dei più grandi scandali del nostro paese. Di mezzo ci sono appalti miliardari e fughe di notizie che mandano all’aria le indagini della magistratura. In questo video si ricostruisce passo dopo passo cosa sta succedendo.

Facciamolo girare il più possibile in rete. TUTTI DEVONO SAPERE.


lunedì 6 febbraio 2017

Nuova settimana, nuovo attacco a Virginia Raggi #Movimento5Stelle #RomaRinasce


Nuova settimana, nuovo attacco a Virginia Raggi. Si vede che la lezione sull'ennesimo caso gonfiato ad arte contro la sindaca di Roma, e poi miseramente fallito, non è servita. Anzi, oggi sul Corriere della Sera (edizione romana), ritornano contro di lei e le chiedono di occuparsi della città, perché, a loro dire, finora le aspettative non avrebbero avuto riscontro.

E come potevano avere riscontro se il sistema di disinformazione non fa altro che tentare di sabotare la giunta capitolina con pettegolezzi e falsità? Come possono trovare riscontro se questi giornaloni ci raccontano solo storielle horror e mai che si faccia una cronaca vera di cosa è stato fatto?
Eh sì, perché, benché Corriere, Repubblica e quant'altro non lo dicano, sono state fatte cose importanti. Ve ne cito giusto tre.
Nonostante un bilancio appesantito da decenni di malaffare, sono stati stanziati:
- quasi 40 milioni di euro sulle politiche sociali per la famiglia;
- quasi 50 milioni di euro per la messa in sicurezza delle scuole in tutti i municipi della città;
- oltre 360 milioni di euro per il trasporto pubblico locale.
Vi pare poco? Posso continuare. Vi posso parlare di altre decine di milioni di euro stanziati per il rifacimento delle strade, per la cura della viabilità o per la riqualificazione delle periferie.
Oppure, invece di parlare degli investimenti, vi posso dire come questi sono stati reperiti. Ad esempio tramite il risparmio, come quello fatto sugli stipendi del sindaco, della giunta e dello staff, oppure grazie all'approvazione del bilancio entro gennaio, che ha permesso 15 milioni di euro di bonus.
Oppure vi posso anche parlare dei tagli fatti alle tasse dei cittadini romani, che, per esempio, si ritrovano bollette sulla nettezza urbana più leggere.
E tanto, tanto altro ancora.
Certo, se Virginia potesse non passare il tempo a difendersi dalle false accuse che il sistema di disinformazione sforna ogni giorno, magari avrebbe pure il tempo di raccontare cosa ha fatto, cosa sta facendo e cosa farà in futuro. E come si può vedere, non sono così poche come vogliono farci credere.

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