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domenica 24 luglio 2016

I PRIMI 30 GIORNI DI VIRGINA RAGGI IN CAMPIDOGLIO



In pochi minuti abbiamo provato a riassumere i passi compiuti sino ad ora: dall'insediamento a Palazzo Senatorio fino ai blitz al tmd di Rocca Cencia, passando per la pulizia straordinari avviata in città e i richiami ai vertici delle partecipate. 
Poi la prima riunione di giunta, allargata ai consiglieri, e i 70 milioni di euro di spese fantasma individuate. E ancora: la pista ciclabile restituita ai ragazzi di Tor Bella Monaca, il lungo Tevere ripulito, la chiusura delle prime baraccopoli e le prime operazioni per risolvere il caso Affittopoli. L'incontro con Papa Francesco e la voce della Roma dimenticata, che gli abbiamo voluto donare. 
Ci siamo e ci saremo. 
Tra i romani, tra la gente, senza mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo
cittadini nelle istituzioni, che lavorano per il bene della propria città

http://www.beppegrillo.it/m/2016/07/i_primi_30_giorni_di_virginia_raggi_in_campidoglio.html


martedì 12 luglio 2016

Virginia Raggi Sindaco (M5S) blitz all'impianto TMB di Rocca Cencia Roma




giovedì 7 luglio 2016

VIDEO --> Virginia Raggi Sindaco (M5S) di Roma, un minuto di applausi






Lo ammetto: faccio il docente per fare tre mesi di vacanza… Stupenda lettera di un insegnante al Ministro Poletti ed a Matteo Renzi – leggetela tutta, ne vale la pena !!

La lettera con cui Matteo Saudino, docente di storia e filosofia a Torino. distrugge il Ministro Poletti e Matteo Renzi.

Egregio Ministro Poletti,
ebbene sì lo devo e lo voglio ammettere. Mi sono laureato, ho preso due abilitazioni a numero chiuso, ho fatto un concorso nazionale e sono precario da 13 anni (assunto il primo di settembre e licenziato il 30 giugno) non tanto perché volevo far l’insegnante, ma per godermi tre mesi di vacanze estive, oltre ovviamente a quelle natalizie, pasquali, di carnevale e ai ponti dei santi, dell’immacolata, del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno. Peccato non si stia a casa anche il giorno della festa della mamma, del papà, della donna e magari dei nonni.
Egregio ministro Poletti,
ebbene sì lo devo e lo voglio ammettere, la volgarità e la disonestà intellettuale che caratterizza lei e tutto il governo Renzi è squallida e imbarazzante, sintomo di un paese sempre più allo sbando, retto da personaggi di piccolo cabotaggio, corrotti, prepotenti e mediocri.
Probabilmente signor Ministro lei è troppo impegnato in cene e feste con importanti esponenti di Mafia Capitale per conoscere la professione dei docenti e la realtà in cui vivono gli studenti italiani; altrimenti saprebbe che il numero di giorni di scuola in Italia è pari a quello dei principali stati europei (Germania, Francia, Spagna. ..).
Le vacanze sono solo distribuite in modo diverso.
Se conoscesse le condizioni in cui versano gli edifici scolastici italiani e l’ubicazione geografica del Paese che governa, saprebbe, inoltre, che andare a scuola a luglio e agosto nella maggior parte delle città (Napoli, Bari, Palermo, Roma, Sassari, Milano) sarebbe impossibile.
Infine, signor Ministro, le ricordo che ormai anche il mio macellaio di fiducia (purtroppo sono carnivoro) non pensa che un insegnante faccia tre mesi di vacanza. Tra esami di stato, esami di riparazione, riunioni e programmazione le ferie dei docenti (trenta giorni più le domeniche) si concentrano per lo più da metà luglio al 31 agosto.
Comunque Egregio Ministro e Esimio Premier, fate bene ad umiliare costantemente noi insegnanti. Ce lo meritiamo. Negli ultimi decenni abbiamo accettato tutto supinamente: blocco salariale, classi pollaio, precarietà, aumento dell’orario di lavoro, edifici insicuri, cattedre spezzatino e concorsi truffa.
Ed ora, sprezzanti ma con il sorriso sulle labbra, state realizzando la privatizzazione della scuola e la sua trasformazione in un’azienda senza che il corpo docente italiano dia un sussulto di vitalità. Tra chi aspetta la pensione e chi pensa che un salario fisso anche se basso è meglio che niente, tra chi è stanco di lottare e chi si considera intellettuale, tra chi “tanto mio marito è un dirigente o libero professionista” e chi è solo e disperato, tra chi “o si blocca il paese per settimane o uno sciopero non serve a nulla” e chi ” ora servirebbe la rivoluzione”, gli insegnanti stanno assistendo inerti e rassegnati alla lenta morte della scuola pubblica, democratica e costituzionale.
Il nostro silenzio è complice. E non basta più (se mai è servito a qualcosa) sfogarsi solo sui social network.
Per chi non si vuole arrendere non vi è altra strada che la lotta, per la nostra dignità e per il futuro dei nostri figli e dei nostri studenti.
Una terza via non ci è data.
Matteo Saudino, docente di storia e filosofia a Torino.
Libero pensatore e cittadino del mondo.
(da https://www.facebook.com/pages/Matteo-Saudino/1400008323610329?fref=nf)
Fonte: http://zapping.altervista.org/lo-ammetto-faccio-il-docente-per-fare-tre-mesi-di-vacanza-stupenda-lettera-di-un-insegnante-al-min-poletti-ed-a-matteo-renzi-leggetela-tutta-ne-vale-la-pena/

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