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mercoledì 1 luglio 2015

VIDEO --> La Lega fece da stampella ai governi vergogna - dedicato agli smemorati


Non tutti ricordano che la Lega il 30 novembre del 2011 votò in uno dei due rami del Parlamento il pareggio di Bilancio in Costituzione. Quel pareggio di bilancio che ci lega mani e piedi alle politiche di austerità. 
"Ha voglia Salvini di parlare di politiche contro l'Austerity...."

La Lega fece da stampella al Governo Monti in quanto garantì un numero di voti necessari per modificare la Costituzione senza passare per il Referendum confermativo! V E R G O G N A !

UN PAESE CHE NON HA MEMORIA E' UN PAESE CHE NON HA FUTURO.

<<< PASSATE PAROLA >>>


EURO, UNIONE EUROPEA: I 14 CRIMINI DELLA LEGA NORD (dedicato agli smemorati)

8 maggio. I recenti articoli da noi pubblicati sulle elezioni europee hanno scatenato coloro i quali dicono che occorre votare Lega Nord... "perché è la sola forza politica che è contro l'euro". Riteniamo utile rinfrescare loro la memoria. 


Elenchiamo qui sotto i provvedimenti votati a gogò dalla Lega favorevoli all'euro e all'Unione europea. L'elenco tralascia qquindi, per carità di patria, le scelte indegne della Lega Nord sempre in sintonia con Berlusconi, dal Porcellum al costante rifinanziamento delle missioni militari all'estero, dalla devastante riforma dell'istruzione Gelmini alla miriade di leggi salva-casta, salva-mafiosi e corroti, agli svariati decreti liberisti in materia di mercato del lavoro e pensioni.

Solo una breve premessa. I votatori leghisti si nascondono dietro l'alibi qualunquista che… “non esistono più destra e sinistra”. Ripetiamo quanto altre volte sottolineato: che se fino al 1989 la linea di demarcazione era, tagliando con l'accetta, tra filo-capitalismo e anti-capitalismo; oggigiorno, ammesso e non concesso che le "ideologie" siano morte, lo spartiacque è quello tra liberisti e anti-liberisti. Se questa angolatura è corretta, e secondo noi lo è, la Lega Nord è una formazione nata e cresciuta con le stimmate del liberismo

Rinfrescando la memoria a quelli che… “la lega si oppose all’euro”


XI Legislatura (23 aprile 1992 - 16 gennaio 1994) 

(1)  Ottobre 1992. La Lega Lombarda, pur essendo all''opposizione, vota SI in Parlamento ai Trattati di Maastricht, ovvero votò favorevole alla Bibbia del neoliberismo sulla cui base cessò di vivere la Comunità economica europea e nacque l’Unione europea.

XIV Legislatura (maggio 2001-aprile 2006) 

(2)  L'euro entra in circolazione il 1 gennaio 2002, col pieno assenso della Lega Nord che faceva parte del governo Berlusconi.

(3)  Il 1 febbraio 2003, con l’assenso del governo italiano (di cui fa parte la Lega Nord) entra in vigore ilTrattato di Nizza (Costituzione europea). Il Trattato viene firmato a Roma il 29 ottobre 2004. Stiamo parlando della “Costtiuzione” che verrà bocciata dai francesi e olandesi con referendum nel maggio e giugno 2005.

(4) Nel 2003, con il pieno consenso in seno al Consiglio europeo del governo Forza Italia-Lega-An, sono sottoscritti i Trattati di adesione alla Ue di Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia. 


(5) Il 1 maggio 2004, col pieno consenso del governo Forza Italia-Lega-An in seno al Consiglio europeo,  entrano nella Ue: Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia. 

XVI Legislatura Governo Berlusconi IV (dall'8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)

(6) Il 19 giugno 2008 il Consiglio europeo (con il consenso del governo Berlusconi-Lega Nord) accetta la Slovacchia nell’euro-zona.

(7) Il 1 dicembre 2009 (con il consenso del governo Berlusconi-Lega Nord) entra in vigore il Tratto di Lisbona. Il 23 luglio 2008 il Senato approva il Trattato di Lisbona all'unanimità con 286 sì. Il 31 luglio 2008 la Camera approva all'unanimità il Trattato di Lisbona con 551 sì.

(8) Il 3 dicembre 2008 il Parlamento approva,  su proposta del governo Pdl-lega Nord, il ddl Salva Banche contenente i cosiddetti Tremonti bond.


(9) Il 17 giugno 2010 il Consiglio europeo (con il consenso del governo Berlusconi-Lega Nord) accetta l’ingresso dell’Estonia nell’euro-zona.

(10) Il18 novembre 2009 il Parlamwento approva definitivamente il decreto Ronchi presentato dal governo Berlusconi-Lega sul pieno adempimento degli obblighi comunitari.

(11) Il 8 settembre 2011 il Consiglio dei Ministri (voto favorevole della Lega Nord), dopo la famigerata "Lettara della Bce" vara la proposta di legge Costituzionale sull'introduzione del principio del pareggio del bilancio nella Costituzione.

(12) Il 26 ottobre 2011, causa "crisi dello spread" e i conseguenti diktat dell'Unione Europea, il presidente del Consiglio Berlusconi, col consenso della Lega Nord, invia una lettera con la promessa di adottare le misure austeritarie di macelleria sociale, quelle che saranno poi adottate dal successivo governo Monti.


(13) Il 3 e il 4 novembre 2011 dopo che Berlusconi partecipa a Cannes al summit del G20, il governo Pdl-Lega accetta che una delegazione del Fondo Monetario Internazionale "monitori i progressi sulle riforme economiche e gli effetti di queste sui conti pubblici", ovvero il definitivo commissariamento.

(14) Poco prima di dimettersi il Presidente del Consiglio Berlusconi, 12 novembre 2011, fa approvare dalla Camera dei deputati i disegni di legge, già approvati dal Senato (consenso della Lega in entrambi le aule), contenenti le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità2012), il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 ed il bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014. Tutto ciò che poi Monti metterà in pratica.

Si può credere a tutto, anche che gli asini volino. Noi riteniamo che la conversione della Lega alla linea no-euro, sia tutta strumentale, un trucco tirato fuori da un gruppo dirigente con l'acqua alla gola per evitare la scomparsa della Lega dopo gli scandali che l'hanno travolta. 
Ammesso poi, e non concesso, che la conversione sia sincera, essa viene strillata nel quadro della fede, non solo nel sistema capitalistico, ma nella sua versione liberista. Un liberismo che è inscritto nello stesso codice genetico del leghismo.



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