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venerdì 6 marzo 2015

La toccante storia di Silvio Buttiglione spinto a suicidarsi ‪#‎abolirEquitalia‬

La toccante storia di Silvio Buttiglione spinto a suicidarsi ‪#‎abolirEquitalia‬

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Silvio Buttiglione, il quale con coraggio ha raccontato la sua toccante e drammatica esperienza. Tra  lacrime e parole singhiozzanti ci ha confidato le sue emozioni più profonde, cosa possa significare perdere la dignità, la stessa che in una sera solitaria lo ha spinto ad ingerire una quantità imprecisata di farmaci e di tagliarsi le vene prima di uscire per strada con l’intenzione di gettarsi dentro un cassonnetto dell’immondizia. “Non ce l’ho fatta a buttarmi dentro, sono svenuto prima”, racconta Buttigilione, “prima di essere soccorso e salvato da due agenti della Polizia”, che lui chiama i “miei angeli”.
Buttiglione era un imprenditore che aveva 25 operai, ma un bel giorno la banca gli chiude il conto e il suo fido di 49 mila euro. Entra così per la banca in quel libro nero che si chiama “centrale rischi”. A breve quell’uomo si vede chiudere i conti e le speranze di risollevarsi, mentre gli interessi del debito aumentano nel vortice infernale di Equitalia dal quale non uscirà più. Ancora oggi ne è dentro fino al collo. Nonostante i pignoramenti della casa e di tutti i beni Equitalia avanza ancora da Buttiglione oltre 200mila euro. Soldi che lui non potrà mai pagare, visto lle difficoltà di ricollocarsi nel mondo del lavoro e la perdita di tutti i suoi averi . “Sono disposto a fare la galera - ha tuonato Buttiglione  - , non sono un delinquente ma se ho sbagliato è giusto che io paghi. Ma quando ho pagato voglio essere un uomo libero”.
Parole disperate che fanno capire cosa comporta entrare in questo girone dantesco senza vie d’uscita, dove l’unico a sopravvivere è l’assillo violento di Equitalia.
E’ sempre il deputato Sibilia ad annunciare che il M5S presenterà una proposta di legge per abolire Equitalia. Proposta in soli 4 articoli che approderà a breve in Parlamento per la seconda volta, visto che la prima nel luglio 2014 è stata di fatto spazzata via con un emendamento votato dalla maggioranza parlamentare. “Banca con la sua linea di credito, Equitalia con in suoi interessi al limite dell’usura. E’ questo il binomio responsabile”, afferma ancora Sibilia.
Ma accendere i riflettori su questo fenomeno non è così facile. “Questo film dovrebbe essere mandato in onda in prima serata tutti i giorni”, dice Gianluca Vacca deputato del M5S, servirebbe a far capire consapevolmente quali sono i sentimenti di esclusione e le cause di frattura del corpo sociale. 
E’ quanto sta facendo da tempo l’attrice Alessia De Bortoli, che attraverso il teatro denuncia la distanza siderale tra le istituzioni e i cittadini. Sonda la frustrazione umana,  i risvolti di un tema scomodo  e si avvale di numeri e percentuali reali che il link Campus University diffonde sui suicidi causati dalla crisi. Un lavoro che tenta di aprire un varco nelle coscienze umane nel tentativo di far breccia anche in coloro che possono cambiare questo stato di cose. Non manca l’intervento del giornalista Gianni Dragoni tra i protagonisti del docufilm che accende i riflettori sulle banche, sui cosiddetti poteri forti delle lobby, individuandone le configurazioni e i riflessi negativi per la collettività. Sono tante, troppe le responsabilità che orbitano in questo disegno catastrofico di una società in cui il denaro e il potere fanno da padroni, in cui la vita umana diventa carne da macello.




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