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lunedì 5 ottobre 2015

Marino regala montagne di rifuti ai pellegrini

Nelle vie di Prati che percorrono i pellegrini per raggiungere piazza San Pietro Roma si è presentata come una discarica a cielo aperto


Sabato 3 ottobre in San Pietro parrocchie e movimenti cattolici erano attesi a piazza San Pietro per la veglia di preghiera che ufficialmente ha aperto il Sinodo della famiglia. Un appuntamento assai simile ai grandi eventi che costelleranno il prossimo anno Santo. Una sorta di prova del fuoco-Giubileo per l'amministrazione della capitale di Italia guidata da Ignazio Marino. Ed è stato un clamoroso flop, che ora davvero impensierisce in Vaticano. Proprio nelle vie di Prati che percorrono i pellegrini per raggiungere piazza San Pietro Roma si è presentata come una discarica a cielo aperto. Un flop tutt'altro che previsto. Sulla pulizia della città Marino infatti aveva giocato le sue principali carte della fase bis, quella che si è aperta questa estate con la costituzione della nuova giunta. Il sindaco di Roma ad agosto aveva promesso “il massimo sforzo” in tema di raccolta dei rifiuti. in tv ospite di Corrado Formigli il primo ottobre ha sgranato gli occhi dallo stupore, scuotendo la testa quando il giornalista del Corriere della Sera Sergio Rizzo, è sbottato: “Roma oggi è più sporca di prima”. Marino, seccatissimo: “Non è vero”. 
In questo filmato c'è la sequenza di quel che erano le vie dei pellegrini verso San Pietro il giorno dopo lo show di Marino in tv (venerdì 2 ottobre) e la mattina dell'incontro del Papa con le famiglie (sabato 3 ottobre). Da via Germanico a via dei Gracchi, da via Lucrezio Caro a molte piccole traverse di quella zona che conduce i pellegrini a San Pietro ogni angolo della capitale sembrava una piccola discarica a cielo aperto. Con i bidoni della spazzatura e della raccolta differenziata colmi fino all'orlo e la spazzatura accatastata a fianco e perfino per lunghi metri sul marciapiede. Traboccavano i bidoni già dipinti da improvvisati writers, e intorno per una decina di metri solo rifiuti, spesso con i sacchi aperti dagli animali randagi. Un sacco nero della spazzatura campeggiava sopra una vecchia poltrona in pelle anche lei gettata lì a fianco dei bidoni. Un immagine - simbolo dell'intera capitale: perfino la sporcizia a Roma siede in poltrona, ce ne sono così tante sotto ogni sedere del potere, che si possono buttare via.


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